lunedì 14 dicembre 2009

L'eleganza. I suoi attributi. "il sempre nel mai"




il sempre nel mai
la significazione
l'essenza propria






sempre mi fa senso l'accadimento dell'appaiamento, ne avverto persino l'ambivalenza, le briciole dell'attrazione e quelle profananti dell'attacco a un'esclusiva, ma è tutto in fantasia lo so e lo so bene,

in questo libro a cui ho avuto resistenza senza saper che contenesse, cedendo quando tutto lo rendeva easy, c'è una matassa, impressionante, di fili di somiglianze e affinità e appaiamenti e tutto è di tutti! tienilo a mente perché tendi a scordarlo, perché è più bello e ricco così e c'è più ricca cornucopia per l'ineffabile legge che chi più ha più ha!

e sorvolando la miopia dell'esclusiva, ecco ritrovare l'haiku che ai suoi inizi s'è chiamato hokku (e - moto di vanità lo so essendo ben presente nella mia vecchia tesina sull'haiku!)

e i film di Ozu, che ho teneramente amato perché amavo Wenders e il suo Tokio ga mi ha portato ad Ozu, all'affondare nella delicatezza della sua visione del mondo (oltre all'innamorarmi di Yohji Yamamoto)

e l'amore fresco che ha guizzato spontaneo da me verso l'antico Japan, fin dal primo incontro con Murasaki Shikibu che mi ha regalato l'haiku (ma quanto tempo è già passato ormai!)

e la musica classica e l'operistica anche se la Didone morente di Purcell no, non l'ho mai sentita,

e l'adesione intima alla consuetudine e all'ideale del training di bellezza, in divenire e in fieri, ah quanto m'appassiona in ogni fibra!

perché è rivivere conferma alla mia tendenza alla tendenza calligrafica che tenderebbe a divenire essenza.

L'eleganza del riccio m'è piaciuta e quando sgorga lacrimuccia è segno della corda toccata.

Non ho criticato le parti del racconto che sapevano di saggio, l'erudizione un po' sfoggiata -che mai s'allaccia alla poesia, né l'idea dell'a priori come tesi affissa sui battenti, ho sorvolato su certe impulsività ideologiche da tenzone un po' snob da salotto,

mi sono sintonizzata sui molti frammenti del discorso di grande bellezza sia espositiva che di pensiero, sul distillato ingegnoso e creativo dell'idea artefice, ho sognato che Renèe si mettesse con Kakuro e non ho voluto che finisse in quel modo lì a dar ragione al fato, ho capito dove s'andava a parare e che l'espediente rafforza la morale. Morte nutre vita. E che preferirei che vita nutra vita.

Avevo tanto amato Neve di Maxence Fermine, nel 2000, oggi, nove anni dopo, mi passa tra le mani un'altra bella storia, una traccia che aggiunge un puntello nel mondointernomio, quando i due immaginari se ne vanno a confluire e scorrono gorgogliando liberamente in pace. Quando è come sentirsi un po' più forti. Un po' meno soli. Un po' più consolati.


7 commenti:

nina ha detto...

Come sono felice.

"ho sognato che Renèe si mettesse con Kakuro e non ho voluto che finisse in quel modo lì a dar ragione al fato, ho capito dove s'andava a parare e che l'espediente rafforza la morale. Morte nutre vita. E che preferirei che vita nutra vita".

un bacio alla mia elegante Papavero.

Caty ha detto...

certe pagine erano come a volte i cachi non maturi sotto i denti ma l'amicizia e la sottile comunanza di spiriti , ecco questo mi ha regalato ( la bellezza non può sfiorire , è come una cantante che all'apice si ritira per lasciare intatta l'emozione ).

papavero di campo ha detto...

nina cara!
caty cara!
grazie care!

simonapinto ha detto...

ho già nel tasto destro per un "incolla"
" ho sognato che Renèe si mettesse con Kakuro e non ho voluto che finisse in quel modo lì a dar ragione al fato, ho capito dove s'andava a parare e che l'espediente rafforza la morale. Morte nutre vita. E che preferirei che vita nutra vita"

è questa identità di vedute che continua a colpirmi al cuore questo sentire condiviso che davvero è sentirsi un po' più forti e meno soli e un po' più consolati.
E' una bella mattina ora, più bella di prima mentre mi chiedo
da dove arrivava la mia certezza che saresti passata sopra all'erudizione sfoggiata in favore della bellezza creativa e l'eleganza?

Anonimo ha detto...

e che preferirei che vita nutra vita papavero nutrire una vita che e' vita per noi l'alternativa e' il vuoto .ASSOLUTO . Un grande abbraccio da carmen

kia71 ha detto...

la storia di una bella amicizia, oltre le aparenze

papavero di campo ha detto...

simona cara!
carmen cara!
grazie care!
della presenza, della condivisione


kia ho fatto un salto, rapido e veloce, nei tuoi paraggi ed ho intravisto stelle, istanti, pensieri e una bella attività rimuginativa!
allora ben approdata qui!
grazie di aver varcato la soglia

 
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