giovedì 18 marzo 2010

Circa Colomba Sorelle Nurzia. Creme a colori. Crema rosa al Ratafià d'Abruzzo di Michele Jannamico & F. Sapori e Saperi d'Abruzzo!












Crema rosa al ratafià d'Abruzzo e tocco d'Alkermes

un'altra crema, questa in versione rosa, nella rassegna ideata d'una farcitura a colori della colomba Nurzia,

gli ingredienti di base nella preparazione della crema, avendo scartato a priori di fare una pasticcera bianca, sono stati:

ricotta di pura pecora -non di mucca che è più delicata, ho voluto espressamente pecora! quella che "si sente l'anima della pecora"? sì pecora!

miele di acacia, ne ho usato uno pregiatissimo, proveniente da apicultore di Cortona che porta le sue arnie fino a Pienza, insomma procuratevi un ottimo miele, se ne trovano senza difficoltà,

Ratafià d'Abruzzo di Michele Jannamico & F, un 'altra specialità abruzzese, un liquore a base di amarene e di Montepulciano d'Abruzzo doc,

Alkermes dell'antica Officina Farmaceutica Firenze Santa Maria Novella, necessario a dare maggior colorazione alla crema.

fruste elettriche per frullare.

Circa il ratafià o rattafià va ricordato che:

E’ uno dei liquori più antichi e deve il nome a una tradizione

Pacta ratafiat: quando il notaio pronunciava la frase latina, adattamento locale della regola pacta sunt servanda, era il segno che il contratto era concluso.

La tradizione abruzzese narra che questo pregiato rosolio si degustasse presso gli uffici notarili a conclusione di contratti.

Il notaio, dopo una stretta di mano a tre, pronunciava la frase “Ratafiat” (i patti siano ratificati) ed offriva l’immancabile bicchierino di ratafià gelosamente custodito.

Tradizione abruzzese che veniva rispettata alla lettera dai notai dei tempi antichi, quei golosi notabili che il rosolio preferivano farselo in casa seguendo ricette personali e segrete, difatti notaio che andavi, ratafià che trovavi.

Insomma il ratafià si riallaccia ad un’antica ricetta del rosolio,

Anche in wikipeedia si ritrova tra alcune ipotesi dell'etimo, questa che vuole:

che il termini derivi dal latino rata fiat, col significato approssimativo di "si decida", evidentemente allusiva alla bevuta di questo liquore come suggello di un contratto verbale, atto sostitutivo della più comune stretta di mano.

Il Ratafià d'Abruzzo non poteva non comprendere il Montepulciano doc che si allea al succo di amarena, ad aromi naturali ed alcool.

Paolo Conte che ha un fiuto eccellente nel cogliere l'umore culturale che nutre la vita nella giostra delle piccole cose ha scritto questa lirica e canzone al ratafià dedicata:

"Ratafia"

Ratafià, elisir, aquabuse…
è una bottiglieria…
mille-feuilles, tarte auxpommes, chantilly,
è una pasticceria…
il gaucho as che cos’è
l’aria blu della prateria,
il gaucho è contento e rimare a guarder…

Passa la vita, come una señorita, de amor…
apre il ventaglio e mette a repentaglio i cuor,
camicia allegra che piace anche ai pelagra, folclor…
e nel traffico e nel trambusto
ci han preso gusto a tutto questo odor, furor…

grut-grut-grut, pot-pot-pot, cling-cling-cling…
è un traffico africano,
solo lui, paradis, as cos’è
un clacson peruviano…
pensa a me, pensa a me, pensa a me che non so cosa fare,
il cinema è un gaucho seduto al caffè…

Gli amanti stanchi lascian gli appartamenti, de amor…
dal sesto piano discendon piano piano, pudor…
sui marciapiedi, trascinan stanchi piedi, sudor…
e nel traffico e nel trambusto
ritorna il gusto di tutto questo amor, tenor…

Passa la vita, come una señorita, de amor…
apre il ventaglio e mette a repentaglio i cuor,
la pampa attende in un silenzio d’erba, fulgor…
che ritorni l’uomo-cavallo
nell’intervallo del suo stupor, baglior, albor…
passa la vita…



2 commenti:

Francesca ha detto...

meraviglia!per ogni colore di gemma di primavera! MMM come vorrei...:)

papavero di campo ha detto...

ti piacciono?
ci si può sbizzarrire con colori e aromi e di base una semplice buona ricotta con dell'ottimo miele,

come esempio di una semplicità ricercata!

 
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