mercoledì 5 maggio 2010

Andare in campagna. Il verdetenero d'ora che più tenero non si può, lucido di pioggia















domenica scorsa il due di maggio la cornice climatica ha detto regia di pioggia per tutto il tempo,

la pioggia è stata musica, a tratti scrosciante a tratti ronzante e sonora, tamburellante sulle foglie,

musica alla debussy senz'altro, avvolgente e foriera d'una malinconia di buoni pensieri, di sferzate sull'intimismo,

in una quiete liquida e raccolta,

anche l'umidità ha fatto la sua parte, intrusiva e corrosiva fino al brivido rabbrividente che ti strizza come un cencio lavato,

non è problema per me, cioè lo è fisicamente, mi fa star male, m'induce malanni,
psichicamente no! mi regala intimità, mi fa stare dentro di me e mi piace, passeggiano pensieri nella mia testa di mitezza e d'intensità,

sono i regali della pioggia, io li assemblo, li assimilo, li tengo a raccolta, li centellino, per nutrire una parte di me che chiede pioggia, è una parte! perchè ce ne sono altre che patirono l'inferno durante i viaggi in Scandinavia o in Scozia o in Finlandia e che proiettavano all'impazzata fantasia ridente di ritorno ridente nel mio ridente patrio suolo!

ripesco un haiku vecchio di data, attuale d'ora

Lieve sonora
pioggia ronza allagata
musicalità.

(haiku del 10 novembre 2000)


9 commenti:

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

Mille, gli aspetti della primavera che adoro: i colori, il verde tenue...ma anche le gocce di pioggia che luccicano sull'erba nuova...bellissima la tua descrizione "intimista" e anche il relativo haiku!
(Devo però confessare che per quest'anno, di pioggia se n'è vista forse anche troppa, perlomeno qui da me... eheheh!)


luciana - comoinpoesia
.

nina ha detto...

Conosco quell'umido benefico che rende freschi e dolci i pensieri, ti capisco. E quella pioggia di fiori viola pure una carezza, fa solletico, penso di passarci sotto, e poi rido.
un bacio cara papaveramia, grazie

papavero di campo ha detto...

Luciana tornando al commento sulla primavera che ho lasciato da te, aggiungerei che oltre agli aspetti per me alieni ci sono pure e tanti gli aspetti di favore e di rapimento..l'aria dolce inzuppata di pioggia lo spendore tenero dei germogli il cui verde ha una nuance che presto trasmuterà in colore più acceso, la vigoria presenzialista di ogni filo d'erba o foglia nuova, un miracolo di potenza che non può lasciare indifferenti!


nina, dirci la pioggia fra noi ha un suono di corde comuni poi c'è la vibrazione segreta quella che cerchiamo di esprimere di rendere tattile e prossima pescando dalla nostra propria particolarità,
adoro sentirti parlare di pioggia e forse tu dirai lo stesso di me!

Cristina ha detto...

:-) Passi da me Papaverino?
Baciotti.
Cristina

papavero di campo ha detto...

cristina che bel pensiero!
un grazie!
un abbraccio!
una danza papaverina!

Paolo Ferrario ha detto...

quasi haiku

anche qui il glicine
e l'indaco
... sincronicità

(che vergogna ...)

papavero di campo ha detto...

il glicine sì è effimero, la sua fioritura esplosiva non permane troppo a lungo, mi sono del tutto persa quella del mio glicine a Roma, la sua bellezza, il suo viola derivato dall'incontro del blu del cielo e dal rosso del fuoco, il tuo ha ventanni il mio esattamente il doppio ed ha colorato del suo umore l'angolo dove venne piantato, dando personalità a quel luogo, senza non sarebbe la stessa casa,
a presto paolo!

Paolo Ferrario ha detto...

altro elemento di valore del glicine: come portano bene gli anni!
più invecchiano più diventano belli

papavero di campo ha detto...

ed è stanziale contorto abbarbicato bella figura di attaccamento!

 
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