martedì 10 agosto 2010

Toscana. Casa in campagna. Buttando l'occhio attorno






































che dire?

vivere in campagna non è soltanto un'altra dimensione fatta di comportamenti e di gesti, di atti coscienti e di percezioni,

è l'essere calati in un contesto differente dove la grammatica dell'occhio e della parola segue altre regole ed il respiro si nutre di un'altra aria, non solo fisica e chimica ma percettiva di un clima psichico,

e tutta la macchina sensoriale acquattata nei nostri corpi e nelle nostre teste si mette a funzionare in altri modi,

gli occhi vedono e scorgono minuzie di configurazioni e di impalcature coreografiche vegetali e arboree e si ritrovano davanti a muretti a secco, trame di pietra in cui ciascun sasso dice il suo esserci in un ruolo corale,

e l'atmosfera è satura di suoni, polifonie di uccellagioni intente ai propri versi

e i passi è come si facessero sapienti o almeno più funzionali, il sole picchia e sintonizzi per forza di cose i sensi in action adattandoli ad una economia di funzione,

in campagna sei maggiormente richiamato alla vigilanza , l'essere vigile s'impone e ti fa gioco, ogni cosa si configura al suo posto e c'è posto per ogni cosa,

in campagna è più facile allontanare le onnipotenze, sei così ridimensionato rispetto all'altezza degli alberi, alla durezza dei sentieri scoscesi, alla solidità dei muri di protezione

e non puoi, secondo me, che sentirti più vicino al sentirti una docile fibra dell'universo, ungarettianamente parlando con quel senso partecipe ad un gioco più vasto che t'include ma che può benissimo fare a meno di te


8 commenti:

Fabipasticcio ha detto...

Foto suggestive e parole che ne dipingono una cornice perfetta...siamo nuvole piccole ma meravigliose in un cielo immenso, come le nuvole possiamo o volare lontane o sparire diventando altro...per poter volare bisogna accettare anche la sparizione. nel breve istante che passa tra volo e sparizione dovremmo però goderci di più quello che è intorno a noi con tutti i nostri sensi terreni e spirituali...ogni tuo scritto è un sasso gettato in un lago le cui onde si allargano sempre di più...va riletto e soppesato e ascoltato.
Grazie

Romy ha detto...

Un post meraviglioso....solo un animo gentile come il tuo poteva trovare parole così belle per descrivere tutto questo...Un bacio

papavero di campo ha detto...

fabiana grazie dei tuoi pensieri ariosi e partecipi e di aver potuto condividere con te i miei, allontanando il tacito che c'è in questo tempo d'agosto, la tua vibrazione giunge fin qui e te ne ringrazio

romy, tu lo sai che gioia mi fai a passar di qua e che sono sensibile alle tue parole, al senso caro che recano!
è che l'intensità di certi sentimenti è pure una piacevolezza che ho voglia di rendere, a modo mio, ed ho piacere, perché non dirlo, d'interloquire con emanazioni di moti gentili come i tuoi e come quelli di fabiana

simoff ha detto...

solo chi ha l'animo, la voglia di capire,
di apprezzare può sentirsi partecipe
della natura e di ciò che ci circonda....

tangalor ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
tangalor ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
tangalor ha detto...

Davvero bello! :)

A proposito delle foto vorrei chiederti una cosa... possibile sentirsi via mail? :)

papavero di campo ha detto...

lorenzo ciao
(papaverodicampo@alice.it)

 
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