martedì 14 settembre 2010

Puglie. In una notte di mezz'estate vigilata dalla luna cena al trullo





































in una notte di mezz'estate un trullo ospita una cena all'aperto,

l'incontro è con persone sconosciute ma il clima di accoglienza e di vissuto di tutta la serata è all'insegna della naturalezza con tocco di familiarità e sapore di convivialità,

moti di simpatia, i miei, verso le donne, ciascuna col suo tratto d'unicità,

con Stella la padrona di casa che mi ostinavo a chiamare Perla e ci sarà stato un perché forse per la sua luminosità tranquilla e pacata come chi possiede una scorta di luce e può starsene senza affanno,

con Sara florealfiorista factotum di legami con l'arte dei fiori, che ne vede tante nel suo negozio e che potrebbe stilare una bella lista tassonomica di profili di acquirenti con relativi tics e bizzarrie di richieste e comportamenti,

con Vittoria dal sorriso gioioso che contagia e dagli occhi mobili di curiosità, che messi da parte gli attrezzi del mestiere di docente latinorum ti imbastisce una montagna di pasta lievitata, ti prepara dei fagottoni rigonfi e li impreziosisce di un nocciolo duro di ripieno -ricetta basic, solo pomodori e mozzarella, per la felicità di tutti noi infatti lei ha fatto i panzerotti! e in gran quantità, splendidi appaganti da mordere caldi per dare libero sfogo a libidine di gusto di palato e di fame di buono,

ma invero con tutti quanti ho avuto agio, e vorrei menzionarli tutti adesso: i genitori di Tino e Paolo, il quale non mi aveva detto che il suo papà, è un Signor Bellavista due proprio alla De Crescenzo difatti da partenopeo doc, come volevasi dimostrare, non può non possedere un dolce eloquio da affabulatore e una fluida prestanza di mimica e verve proprio da attore di teatro, giacché lui amatorialmente lo fa davvero, e Camillo musicien che ha portato un canestro caravaggesco di pampini e di uva Bordeaux della sua vigna e Dino che ama la sua vena di scrittore conciliandola con il mestiere di procurare tetti sicuri alla gente che glielo richiede, e tutti, anche quelli non menzionati sono vivi nel mio ricordo della tavolata insieme,

l'omaggio era implicito per noi e credo per tutti alla terra di Puglia,

cuori in prevalenza pugliesi anche se le vicissitudini di vita hanno condotto i passi lontano da qui, tornare però è un rendez-vous magnetico, da non mancare perché l'estate è propizia ai ritorni al ritrovarsi al rimescolarsi al rifare comunella,

e la notte d'estate, la luna osservante vigile e ruffiana, i cibi, il vino hanno reso possibile l'incontro nella piacevolezza del suo snodarsi tra facce chiacchiere e risa, quando è possibile che accadano piccole magie, atomistici frammenti di fusione per un senso di abbandono ad una giovialità fine a se stessa, per via di quel salutare e buono allentamento un po' dei freni inibitori,

ed è vicinanza, ugualmente possibile anche se non ti conosci,

accade una sorta di empatia con tutti e non per un cliché da volemose bene quanto per piccoli accenni di un istinto avvertibile dal gruppo di assecondare un'accordatura tra i presenti, come accadrebbe tra strumenti musicali, e poco importa se diversi o canonicamente difformi, una jam session dove ciascuno gioca la sua caratteristica,

un ventaglio di belle sensazioni,

a volte accade!


6 commenti:

Fabipasticcio ha detto...

ogni tuo momento raccontato è davvero un fantastico viaggio, grazie!

papavero di campo ha detto...

ehi fabiana grazie!

Edith Pilaff ha detto...

Ciao,passo di qui dopo aver letto un tuo bellissimo "elogio al coniglio" che hai lasciato da Chiara.
Complimentiper l'elogio e per il blog!
Un salutone.

papavero di campo ha detto...

grazie edith pilaff ben approdata,
ho fatto un rapido salto da te ed ho trovato cose buonissime, gallettinas gingerbreadman ed una torta spettacolare che vuole vedere il goloso in faccia! complimenti anche a te!

labandeibroccoli ha detto...

bel racconto! e meravigliosi quei panzerotti che abbiamo intravisto :)

papavero di campo ha detto...

benapprodata alla banda intera!
e un po' di curiosità di sapere quanti siete anche se è uno a commentare! precari un bel casino lo so, anche se ad approfondire l'argomento, chi può ritenere di non esserlo?! no scusa è una tipica bischerata da adulti, lo so che è dura.. bello invece lo spirito del vostro blog

 
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