martedì 18 gennaio 2011

Agnolo Bronzino. Mirabile mostra a Firenze in Palazzo Strozzi



























le immagini dei quadri di Bronzino e di Alessandro Allori, non sono della mostra dove vige il divieto di fotografare ma sono immagini digitali diffuse nell'ambiente limitrofo alla mostra,

c'è anche un luogo, piccola galleria di passo dove appendere ritratti -che si viene invitati a fare ed io di getto, con un tratto che però mi viene timido, abbozzo un papavero-icona che racchiude un ingenuo volto di creaturina fatata, lo appendo nella custodia plastificata e se sta ora lì in sospeso vicino a quello d'un bambino che di fronte a me pochi minuti prima era intento a fare il suo disegno,

piccoli tentativi interattivi, un amo lanciato cui abboccare o meno, io l'ho fatto,

la mostra è stupenda, se possibile non fatevela scappare

c'è Laura la poetessa moglie dell'Ammannati, che avevo già ammirata alla galleria degli Uffizi, ma adesso sono di fronte a lei e sono emozionata, due giorni fa l'avevo messa d'istinto in un post senza consapevolmente pensare al Bronzino alla mostra in corso nella mia città,

proprio quel tipo di sincronicità che fa sobbalzare e non voglio nasconderlo mi sono commossa e gli occhi da sé si sono lucidati,

solo per questa emozione benedico questa mostra,

tanti però sono i rapimenti, di fronte alla magnificenza, al lucore bagno della luce che spiritualizza le creature umane ritratte da quel genio, sono icone del potere ma ugualmente campioni dell'umanità d'allora, storiche ombre che furono carne e sangue, e bambine morte presto e donne e giovani uomini e condottieri e Cosimo dei Medici in tutte le salse e tutta la sua famiglia e il nano Morgante nudo fronte e retro in scene di caccia, tutto gronda memoria e grandiosa traccia di eleganza e solennità, verrebbe voglia di difendersi, di non farsi troppo prendere ma la spiritualità è potente in queste facce, sentirmene toccata mi ricollega a sentimenti di vulnerabilità e a stati vertiginosi che una tale emanazione di arte m'induce in pochi attimi




4 commenti:

Chiara ha detto...

Mi sembrava strano che si potesse entrare in rapporto così intimo con i quadri, hai fatto bene a specificare che le foto sono state fatte nell'altro ambiente e non alla mostra...Però che meraviglia questi quadri del Bronzino, tu da quale quadro sei saltata fuori cara Laura? Ti ci vedo proprio ritratta dall'artista, steresti bene con quei vestiti....Un bacione...

papavero di campo ha detto...

chiara difatti ho una mise rinascimentale, l'ho fatto apposta!zuccotto in capo con una spilla civetta, gorgiera plissettata e pelliccetta indaco (finta ci mancherebbe) e gioielloni ad hoc! vedi le benedette caratteristiche del leone! uno dice vanità in realtà è agìto dal suo segno!
la mostra credi bellissima e sontuosa!
grazie per avermi immaginata vestita e dipinta for Bronzino!
mi ci vedo! e riguardo ad una di quelle favolose dame c'era una nota a fianco molto spiritosa "alla dama non pesa posare" frutto della penna di Roberto Piumini che ha arricchito la mostra affiancando diversi quadri con sue poesie filastrocche che coglievano dei tic ed infantilmente illustrate da un altro artista (molto stile Ninettanostra!)
(un divertissement, ho preso il libro lo posterò)

nina ha detto...

che donna mammamia...quale pittore t'avrebbe dipinto?
mi immergo nel blu fotografico

papavero di campo ha detto...

ninetta conosci niccolò angeli? ha illustrato le filastrocche di Piumini a corredo di alcuni quadri esposti cogliendo venti scene nascoste nei quadri del bronzino, per certi tratti mi ha fatto pensare a te, lo devo mettere,
baci cara!

 
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