venerdì 11 febbraio 2011

La donna che canta, film di Denis Villeneuve d'intensità straziante. You And Who's Army? dei Radiohead




oggi alle quattro del pomeriggio allo Spaziouno(un cinema che m'è molto caro, l'unico rimasto d'essai, in Via del Sole a due passi dalla stupendissima piazza di Santa Maria Novella) ho visto "la donna che canta" di Denis Villeneuve (che lo ha tratto da un'opera teatrale di Wajdi Mouawad Le sang des promesses ed adattato per lo schermo)

un'intensità straziante che torce le budella, un film di emozione indicibile, di commozione struggente, d'una bellezza rara, una regia perfetta, una fotografia incisiva e veridica di una tale passione poetica, un'interpretazione magistrale della protagonista Lubna Azabal,la femme qui chante (che assomiglia in modo impressionante al bel volto mediterraneo di Paola Turci)

le prime immagini bellissime immediate inducono un rapimento emozionale con l'unicissima voce fatta e strascicata e affascinantissima, ad alto volume, di Thom Yorke dei Radiohead, è come ricevere una scossa, vengo avvinta e cado in un turbine emotivo e subito una gran commozione s'impadronisce di me e in maniera incontrollabile mi ritrovo ad agitare le mani nell'aria -a rischio di dare una manata a qualche capoccia della fila davanti, e a dondolare incontenibile sulla sedia, un vero raro flash emotivo e un tuffo vertiginoso così toccante, ecco immaginate un papavero che dalla calma piatta sia afferrato con estrema decisione dal vento in una danza turbinante estenuante profondamente intensa, tanto per rendere pallidamente l'idea,

l'argomento è di durezza e crudezza, l'odio che genera l'odio e la fatica disumana però in direzione umana per affrancarsene e spezzare la catena, una tragedia del mito greco trasposto nella vicenda del massacro in Libano tra i cristiani maroniti e gli altri, vicini e fratelli, di religione musulmana, il veleno insopprimibile della faida religiosa che scortica viva la vicenda umana delle donne, di questa donna (ci sono scene talmente toccanti che trafiggono, quelle con la nonna il cui amore sorpassa l'assurdità della dispprovazione e la lega alla promessa di studiare "studiare per imparare a pensare" o le scene raccapriccianti delle donne del villaggio riunite in casa nel rito del tè, la terribilità del femminile quando non è accogliente), la determinazione di questa donna tenace che canta, osa cantare per resistere alle torture e poi i temi complessi antropologici e mitologici nell'evidente parallelo col racconto edipico e quelle tipiche ferocie che si sarebbero dovute accantonare accettando il disagio della civiltà, come ebbe a dire, luminosamente per tutti noi, Sigmund Freud,

qui tutto il campionario dell'odio umano e dell'aggressività primordiale è passato in rassegna e c'è l'orrore che tutto questo scatena e che paralizza e rende inerti e inermi, violenti sentimenti umani vengono focalizzati e solleticate tutte le corde dell'indignazione fino a quelle dell'impasse fallimentare che vuole solo cedere davanti al male che sovrasta e accoppa, eppure la tenacia della donna protagonista che deve sacrificare voce e vita basterà a lasciare la traccia eversiva e potente dell'evoluzione possibile e della dirittura etica a superamento del maleficio.

Rientrata a casa come un razzo mi piombo a ricercare il cd dei radiohead, e in meno che non si dica a mettere proprio quello del film, il brano che voglio, è come riprecipitare con rinnovato stupore ed entusiasmo neofita in un ascolto che esattamente dieci anni fa mi aveva nutrito e plasmato, e ballo per casa con uno sfogo liberatorio,

il film è da occhi lucidi e cuore in subbuglio, grandiosamente emotivo, non lo scordi, non si fa scordare

Incendies



You And Who's Army? - Radiohead




YOU AND WHOSE ARMY?

Come on, come on

You think you drive me crazy, well

Come on, come on
You and whose army?
You and your cronies

Come on, come on
Holy Roman Empire

Come on if you think
Come on if you think
You can take us on
You can take us on

You and whose army?
You and your cronies

You forget so easy

We ride tonight
We ride tonight
Ghost horses
Ghost horses

We ride tonight
We ride tonight
Ghost horses
Ghost horses

TU E QUALE ESERCITO?

Fatti sotto, fatti sotto
Credi di farmi impazzire, beh

Fatti sotto, fatti sotto
Tu e quale esercito?
Tu e i tuoi amichetti
Fatti sotto, fatti sotto
Sacro Romano Impero

Fatti sotto se pensi
Fatti sotto se pensi
Di poterci affrontare
Di poterci affrontare

Tu e quale esercito?
Tu e i tuoi amichetti

Dimentichi così facilmente

Stanotte cavalchiamo
Stanotte cavalchiamo
Cavalli fantasma
Cavalli fantasma

Stanotte cavalchiamo
Stanotte cavalchiamo
Cavalli fantasma
Cavalli fantasma
Cavalli fantasma

Ghost horses.


della segnalazione di questo grandioso film (pensando a quanto ci vorrà per vederne un altro di tal livello, per ora è il mio film dell'anno,nel 2010 era stato il film argentino Il segreto dei suoi occhi) ringrazio la dolcissima Sabrina di Sapori divini, che forte della valanga della sua peculiare sensibilità ha smosso la mia attenzione di curiosità e sentite come ne parla lei


5 commenti:

Luca and Sabrina ha detto...

Siamo qui a leggerti e a far nostre le tue emozioni, è vero, è un film che non si scorda, che mi ha squartato e lo considero il miglior film dell'anno, proprio come hai detto tu. Sono felice che tu sia andato a vederlo, ci sono perle che non possono non essere raccolte, che non possono rimanere nascoste. Mentre leggevo le tue parole mi sono sentita trasportare di nuovo dentro questa pellicola e adesso prima di lasciarti ascolterò la voce struggente di Thom Yorke. Non sapevo che anche tu li amassi, che come me avessi tutti i loro cd e anche questo mi riempie di gioia.
Un abbraccio
Sabrina&Luca

papavero di campo ha detto...

cara sabrina sono tante le consonanze tra di noi, il feeling scatta proprio dalle passioni comuni,
quel brano in particolare, da amnesiac, è una nenia struggente che è stato così calzante col racconto pur atroce, mi ha stordita, hai visto quando la figlia in autobus ascolta con gli auricolari alle orecchie questa voce cantata, accompagnamento magnifico!
film di commozione smisurata,
l'abbraccio te lo rinvio a te e a luca fate buon week end che è la vostra specialità!

(a luca dico in un orecchio: quanto sei caro a chiederle e a non chiederle di portarti a londra!)

Paolo Ferrario ha detto...

temo che farò fatica a vedere questo film.
domani (domenica) uomini e profeti http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-21e3c4a0-7f5a-440b-a32b-18135e27580f-podcast.html
sarà dedicato al rapporto fra le religioni e la violenza
bisognerà riflettere molto su questo tema. emanuele severino ha tracciato la strada in Techne, le radici della violenza
grazie per la segnalazione

Francesca ha detto...

non vedo l'ora di poterlo vedere.
grazie
ninetta

papavero di campo ha detto...

paolo prima o poi ti farai accadere di vederlo, è un inno alla salute mentale che possa resistere nelle peggiori condizioni immaginabili, non farsi accoppare i principi etici è nella capacità di mantenere la pensabilità di non cadere nella psicosi dell'odio e di riuscire ad opporsi allo lo schifo delle guerre di religione che bestemmiano ogni plausibile ipotesi di dio ammazzando altri esseri umani,
grazie a te della segnalazione di domani su radio tre, uomini e profeti come sai è una trasmissione che m'appassiona da cui apprendo sempre a piene mani,

bonne nuit!

francesca cara apprezzerai anche la sua fotografia

 
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