i papaveri veri!
la fonte d'ispirazione
muta consolazione
assidua fascinazione
a mitigare il mio dispiacere
a lenire lo sconforto nero d'essere ancora nelle peste per il tormento continuo recidivo della dermatite psoriasica a mani e piedi, che non dà requie e mi tiene in ostaggio
e reaper, quest'anno, si rende pusher di papaveri, mi porta dei mazzolini, colti sotto casa dall'argine del Mugnone, quello residuo per ora ché strategie inique hanno decretato invece la loro sparizione, e stamattina, l'incanto rosso dei papaveri di giornata, per me, col fine di fugare la tristezza, ad esortarmi a non ripiombare nel cupo malumore che sfocia in rigagnoli di lacrime
4 commenti:
non pianger dolcemusa , o forse questo ci porta alle lacrime , così d'un tratto , lasciando che l'anima trasmigri in essa la tristezza da cancellare
Fare faccende
antidoto efficace
alla tristezza
haiku del 28 aprile 2012
Be', io ti sto vicino. Non può essere un papavero a sostituire l'amore. Ma la tua vita può riservarti piacevoli sorprese... Hai tanto da dare...Ti abbraccio
grazie della vicinanza, pensiero gentile corrisponde a gentilezza d'animo, è così sono vicendevoli a generarsi, sei caro, e mi ricordi che non debbo focalizzare sul melanos ma percepire tutto il resto perché lo stupore è in agguato,
l'abbraccio, gradito e ricambiato
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