stille e scintille
il tuo esserci è per sempre
sei inno alla vita
- dedicato a Giuni Russo -
(haiku del 1 settembre 2005)
Mediterranea Giuni
questa canzone è un nutrimento, dei sensi e dello spirito
Mediterranea (giuni russo-maria antonietta sisini, 1984)
E l'alba mi sveglierà
Mediterranea e sola
Mentre mi pettino
Il primo sole è mio
E le lampare vanno a dormire
Il sole mi scalderà
Il pomeriggio al mare
Mediterranea passione
Mentre ti vengo a cercare
Coprimi stasera la rugiada
Mi fa tremare
Portami a ballare oppure altrove
Ma portami via da qui
Per le strade che sai
Verso la notte
Non mi abbandonare al mio silenzio
E portami via da qui
Per le strade che sai
E le lampare tornano al mare
Buongiorno come stai
Vieni la spiaggia è vuota
Aspetteremo qua
Il tramontar del sole
Mediterranea passione
E il mormorio della gente
Coprimi stasera la rugiada
Mi fa tremare
Portami a ballare oppure altrove
Ma portami via da qui
Per le strade che sai
Verso la notte
Non mi abbandonare al mio silenzio
E portami via da qui
Per le strade che sai
Mediterranea è Giuni Russo,
è radici, è appartenza, è memoria personale è memoria collettiva è il suo nascere in un 'isola è sentirsi isolana con quella tipicità del sentimento insulare di cui dice Sgalambro,
(ricorderei quanto dice Manlio Sgalambro sulla teoria della Sicilia:
“Là dove domina l’elemento insulare è impossibile salvarsi. Ogni isola attende impaziente di inabissarsi. Una teoria dell’isola è segnata da questa certezza. Un’isola può sempre sparire. Entità talattica, essa si sorregge sui flutti, sull’instabile. Per ogni isola vale la metafora della nave: vi incombe il naufragio. Il sentimento insulare è un oscuro impulso verso l’estinzione. L’angoscia dello stare in un’isola come modo di vivere rivela l’impossibilità di sfuggirvi come sentimento primordiale. La volontà di sparire è l’essenza esoterica della Sicilia. Poiché ogni isolano non avrebbe voluto nascere, egli vive come chi non vorrebbe vivere: la storia gli passa accanto con i suoi odiosi rumori ma dietro il tumulto dell’apparenza si cela una quiete profonda. Vanità delle vanità è ogni storia. La presenza della catastrofe nell’anima siciliana si esprime nei suoi ideali vegetali, nel suo taedium storico, fattispecie del nirvana.La Sicilia esiste solo come fenomeno estetico.Solo nel momento felice dell’arte quest’isola è vera” )
è l'imprinting sensoriale di una fisicità accecante
è la felicita di vivere al sud
è la lampara (suo padre era pescatore)
è la spiaggia deserta
è il sole quando mi pettino
è la canzone che sua madre cantava
è la traccia di tutto ciò divenuta una trama
è l'aver scoperto che la vera strada è andar via dalla mente e lei quando cantava mediterranea immancabilmente alludeva, nel "portami via da qui" metteva la mano sulla tempia
-non si può ascoltare questa musica senza ritrovarsi a muovere le braccia e gli arti tutti e il corpo ormai preso dalla danza, in un moto incontenibile quando tutte le fibre contagiosamente si sono rese fibrillanti-
6 commenti:
che grande e sensibile artista Giuni Russo.
eugenia che piacere che anche tu la ammiri!
sì un'anima bella e ricolma di celebrazione alla vita, così tenendo a mente questo le si fa onore a ricordarla!
grazie del tuo passaggio che è sempre graditissimo!
tutto ti prende e danzi...continui a danzare...
mi è piaciuto moltissimo questo tuo post, papavero di campo.
danzo ed onoro Giuni.
Grande Giuni.
aura
sono influenzata.
mi ci voleva questa musica.
ho anche sangue mediterraneo nelle vene oltre che nordico, nordico.
siamo influenzate! anch'io (per questo ho avuto tempo per postare finalmente una serie di omaggi a Giuni)
influenzate dal virus e da Giuni!
danzare scioglie!
tutti i legacci e i nodi
paralizzanti
stai bene!
la mediterraneità è una variante del sentimento ispirato dalla geografia.
e qui c'è una celebrazione che ha un valore simbolico.
molto illuminanti anche i testi tuoi e di sgalambro che hai aggiunto
i quella martoriata isola abbiamo fatto il nostro viaggio di nozze nel 1985.
meno male che ci sono i poeti, i cantanti, i filosofi che la redimono
la sicilia, una medaglia, lo splendore e l'orrore,
una terra benedetta che ci ha accolto con amorevolezza e che ci ha fatto accadere cose straordinarie!
bello il viaggio di nozze lì! noi invece venezia e il lago di como! così va il mondo!
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