domenica 14 febbraio 2010

Venezia. Foto memoria. Com'ero. Anno 1980 e 1984. Cedere alla maschera. Un Corto Maltese che non scordo. Due haiku lagunari



















dal lontano 1980:













il carnevale a Venezia negli anni '80 sprizzava vivacità da tutti i pori, c'era l'inedito dei trucchi in faccia fatti in strada,

m'ero portata la biacca, una volta imbiancata la faccia era fatta, la maschera prendeva vita e con la bauta -che è sempre qui con me, ed il tricorno -anch'esso prezioso cimelio, il massimo era per me raggiunto, visto che il costume vero e proprio era in un altro ordine di registri lontano da qualsivoglia improvvisazione,

avevo anche una maschera da due volti, metà bianca metà nera, che quando i cuccioli di mia sorella erano piccinipicciò si spaventavano a morte quando la zia la indossava anche perché si divertiva a fare le voci o a spegnere le luci (di quanti sadismi si macchiano le zie? c'è sempre la consolazione dell'aspetto educativo-evolutivo ricavabile dalle fiabe di paura!!)

con le foto di memoria va a finire in un mare di ricordi cioè in una laguna

e mi sovviene anche un haiku ad hoc:

laguna morta
pullulante di vita
laguna viva!

- 9 agosto 2007 -

e un altro, sempre dello stesso giorno e dello stesso rumine di pensiero:

ghebi e barene
velme ed orti salati
di lì va bene



13 commenti:

Francesca ha detto...

a me sempre sembri un essere magico fatato, ineffabile.
come i luoghi dove passi, diventano storie cariche di incantesimi terreni.

bella sempre. E Corto?

papavero di campo ha detto...

memoria fa male e fa bene dipende verso che lato volge il picco dello stato d'animo,
ogni momento dovrebbe essere buono quindi adesso, perché sono zuccona?

corto! hai visto che bello? come tutti i corto misteriosi ineffabili spariscono nell'ombra,
allora ero più timida di ora:-)

Chiara ha detto...

mi piace molto l'ultima foto...sembri in incognito....

papavero di campo ha detto...

ciao Chiara vuoi saperlo? avevo una colica! dannato ciclo doloroso..ecco che un'espressione d'una foto ti rimanda a un vissuto ben preciso quando la memoria è affidata all'immagine

e di corto che mi dici?

a.o. ha detto...

Yu-uuuh...

Mio papaveriello,
Venezia ti calza a pennello!
:D

Caty ha detto...

sei sempre magnifica , sempre papavero , e le vecchie foto , sembra in realtà il tempo non sia passato , e ci dobbiamo lasciare andare a qualche "...chissà se..."

papavero di campo ha detto...

sorpresa! aiuola che fa capolino!
ciao cara come stai? a lungo attesa ma eccoti bentornata!

caty, legare vecchio e nuovo e capirci qualcosa..nostalgia non solo..continuità

Anonimo ha detto...

Quando vedo questo tipo di foto, questi colori, mi commuovo e penso ad un periodo che purtroppo non ho vissuto e che non vivrò mai. Sono nato in quegli anni e se potessi cambiare quest'epoca con quella lo farei immediatamente.
Mi piacerebbe vivere in un mondo pre-internet... avere relazioni, ricordi e sentimenti reali.
Lor

papavero di campo ha detto...

Lor, sei giovane puoi vivere tutto, non intristire non mollare, ogni tempo è benedetto ma più di tutti il tempo del proprio presente

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio davvero delle tue parole, mi sono state veramente di aiuto.
I discorsi da fare legati a questo periodo storico sarebbero tanti da fare ma in sontanza hai ragione tu.

Lorenzo

papavero di campo ha detto...

bello, lorenzo che sei di qua passato
ancora

Anonimo ha detto...

E' stato molto piacevole scoprire così casualmente il tuo blog, sembra pieno di cose interessanti!
Lorenzo

P.S.
Mi associo al tuo apprezzamento per la performance di Patti Smith durante il festival dei fiori appassiti.

papavero di campo ha detto...

grazie, benapprodato nel camporosso!

 
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