martedì 2 marzo 2010

Cronaca di un "Dolcebuono", glassato all'arancia e con frutti canditi, in una sera di luna piena




nel mentre che questo dolcebuono



si avvampa in forno per trasformarsi così:





terribile attrazione emana dalla luna in cielo alle ore venti dell'ultimo di febbraio,

cerco di immortalarti luna cangiante che fai il minuetto con le nubi














faccio sosta dall'estasi lunare, adesso c'è da fare la glassatura,

paperella si mette in mezzo e pure i due coniglietti lignei, stufi di starsene lassù sulla madia atterrano sul tavolo mossi da curiosità:



















cronaca d'un dolcebuono allestito in una sera di luna piena, glassato all'arancia, subito squadrottato (i quadrotti già!) e rapidamente sparito, è buono no? facciamolo fuori! così funziona a casa mia, a meno che non si metta una scorta armata in cucina il dolcebuono presto presto ci fa ciao!


dettagliandoti caro ex dolcebuono:






l'ho nominato dolcebuono nella sua prima edizione, quando l'ho fatto coi fichi settembrini d'un generoso alberello di casa,

ispirazione venne da Eugenia che si rifaceva alla semplice& efficace ricetta di AldaM (da Altrotempo)

Artemisia Comina, l'ha rieditato farcendolo di marmellata,

ciascuna inserisce una variante, a me piace che la critica della varianti dalla biblioteca varchi la soglia della cucina!

stavolta ho seguito l'impulso di aromatizzarlo all'arancia, di fare la glassatura col succo d'arancia e di arricchirlo di pezzetti di frutta candita, ananas, lamponi (è bello l'effetto quando si taglia) e di mirtilli neri,

inoltre ho giocato con le farine, anche l'altra volta avevo sostituito metà dose della farina prevista con semola di grano duro (il semolino sì), stavolta i 200 gr. di farina occorrente li ho così riuniti: 100 gr. di farina 00, 50 gr di farina di riso (che dà a mio avviso una friabilità croccante) e 50 gr. di farina di farro che rusticizza con raffinatezza integrale però!

ecco appunto la ricetta ultima:

3 uova (che ho inteso lavorare separando rossi e bianchi, pensando alla procedura del pan di spagna, ma forse non è necessario);

150 gr di zucchero semolato (me n'è scappato 160);

100 gr di olio d'oliva ottimo (il mio da Bolgheri);

200 di farina (tre tipi come ho già detto);

la buccia di un'arancia,

una bustina di lievito (anche se è prevista metà, riflettevo però sul fatto che i 16 gr del contenuto sono cmq indicati per 3 uova)

in forno già preriscaldato, a 180° per 30' (sono stati sufficienti con la modalità ventilato);

la glassa all'arancia:

100 gr di zucchero a velo che sono diventati quasi 200 dal momento che avevo messo troppo succo (occorre procedere cauti col liquido) (i 100 gr previsti però mi sembrano non sufficienti ad ottenere uno strato consistente), il succo va colato e per la quantità bisogna regolarsi ad occhio.


nota di decorazione: avevo sul tavolo un ikebana di foglie rosse lucide per cui..


22 commenti:

Francesca ha detto...

stupendo il tuo dolce, e la luna piena l'ho vista anche io che sorrideva dall'altro a promettere cielo buono.
un bacio a te

papavero di campo ha detto...

c'è la farina di riso hai visto? volendo si può fare con una miscela che comprenda anche farina di grano saraceno che grano non è!
ricambio baci!

artemisia comina ha detto...

evviva, evvai!

sto per farne una nuova versione :)))

papavero di campo ha detto...

m'alluzza di provarlo con la marmellata di limoni oppure con la crema pasticciera al limone come suggerisce la belle auberge..insomma la prossima al limone

Romy ha detto...

Dolcebuono Dolcebuono
tu m'ispiri; mi sospiri
dentro l'anima dolcezza
bontà vera e tenerezza!

Dalla luna sei baciato
dai conigli coccolato
dalle papere attorniato
....affettato e poi mangiato! :-)))

Baci

papavero di campo ha detto...

romy!
dolcebuono dolcebuono
sei lodato ed osannato
dalla bella Romy nostra!

grazie cara!
la bandapap ringrazia:-)

la belle auberge ha detto...

magico dolce, bravissimna Papavero.
la ricetta si presta, è innegabile.
fate venir voglia di rifarlo ;)))

papavero di campo ha detto...

eugenia sei passata!
un dolce davvero di gran soddisfazione se si ami la semplicità e l'efficacia che non sono poco! proprio ciò che a mio avviso è un esito straordinario

marina ha detto...

per me con la crema pasticcera, grazie!
marina

papavero di campo ha detto...

ben detto cara marina!

Chiara ha detto...

sa di famiglia questo dolce....brava Laura,bellissima sequenza fotografica!

papavero di campo ha detto...

grazie chiara, io amo l'aura (!) familiare:-))

simonapinto ha detto...

ehsississi...era ottimo mi ha confessato Apollonia!
da ieri penso alla farina di riso- chissà se si può ottenere nel frullatore... oggi ci provo! questa variante all'arancia mi piace più di quella di fichi! anche se era bellissimo quel dolce buono ben lo ricordo
serena giornata

simonapinto ha detto...

contemporaneamente..tu da me e io da te: un abbraccio in rete!

papavero di campo ha detto...

la farina di riso (è impalpabile)si trova facilmente, non rischiare il frullatore!
simona ti mando un bel sorriso!

Vale ha detto...

che meraviglia!!! con quella glassa poi... una goduria! complimenti sia per la torta che per le bellissime foto alla luna!

papavero di campo ha detto...

benapprodata Vale! grazie del gentile apprezzamento!
ho fatto un salto da te per trovare una appetitossissima frittata e molte suggestioni sulla musica (condividiamo molti autori)e siamo concordi nel dare alla musica il valore immenso di aiuto a vivere!

a presto

Marie-Claire ha detto...

Quel beau gâteau ! je ne vais pas attendre la prochaine pleine lune pour le mettre dans le four !

Marie-Claire ha detto...

Quel beau gâteau ! je ne vais pas attendre la prochaine pleine lune pour le mettre dans le four !

papavero di campo ha detto...

Ciao Marie Claire! la tua vena poetica ti fa abboccare alla luna piena! del resto tu ne sai qualcosa della cucina poetica! benvenuta qui!

artemisia comina ha detto...

rifatto!

papavero di campo ha detto...

acquolinante sum!

 
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