Abruzzo. Vasto. Il negozio di cappelli di Ester

il cappello di Ester dà immediato refrigerio











Ester è una Stella di nome e di fatto,

non manco di farle visita ogni volta nelle mie capatine abruzzesi,

di lei ho già raccontato, di come il conversare con lei diventi una piacevolezza linguistica e un'occasione di verve mentale,

per dire.. Ester si esprime così "il sole dardeggia" oppure " non ho mai subìto l'onta dello zitellaggio" ,

mi mostra, questa volta Ester una vecchia foto che ritrae suo padre Francesco Paolo Stella dinnanzi alla vetrina del negozio, lo stesso tramandato a lei e mi regala la dolcezza etica di un ricordo privato " mi lamentai da ragazzina con papà della mia altezza perché non arrivavo a prendere una cosa e lui accostandomi una sedia mi disse figlia mia ti basta una sedia, è la statura morale che conta",

dalla sua vetrina spicca il volo un cappello bianco a tesa stretta che va a calare sulla capa papaverina, non è un Borsalino eppure un cappello del negozio di Ester ha per me un plusvalore, la vibrazione intrisa d'un luogo dove aleggia un pensiero positivo e vitale e di lucida coscienza , dove la pensatrice è una luminosa ragazza ultraottantenne non intimidita ma frizzante e scintillante come una vera stella