venerdì 28 gennaio 2011
Stare in campagna. Incontri ravvicinati con la gattità
Balù, gatta speciale, ti puoi avvicinare se lei consente e se consente fa miagolachiacchiera e non si sottrae all'incontro ravvicinato,
l'autoscatto in stretta vicinanza a GattaBalù rischia la prodezza, richiede rapidità di gesto giacché un gatto diventa mercuriale per farti dispetto, se ne può stare immoto anche per un giorno ma se gli vuoi far una foto intende di beffarti con movenze inconsulte, la lumix poi si padroneggia male con una sola mano,
sono contenta delle mie foto ravvicinate capocciona-capino, Balù me l'ha permesso!
altri capitoli della storia di moi&balù:
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5 commenti:
ah come la conosciamo questa storia del voler fotografare un gatto...
Ciao papavero, ti stai scatenando con la sindrome di sant'agata!!!
Baci da bruxelles a tutti e sette anzi otto (con garfield compreso)!
alice fortunata sharonstone l'hai fotografata da urlo!
pa&ma bella sorpresa!
allora
-la sindrome è forte e non intende mollare,
-la miceria passa da letarghi a voglie notturne di fughe dalla finestra (ahi per loro non concesse!)
-il vento infuria e qui c'è caldo!
-garfield miagolone rosso magna e non varca!
epilogo: questo training fa per noi tutto il resto è noia!
besos al quadrato!
sei bravissima a tirar fuori la personalità del gatto con le tue foto, la miagolochiacchiera presuppone feeling , i gatti di Sant' Agata non potevano trovare cat sitter migliore!
fulvia tu sai com'è occuparsi di loro, ci vuole feeling, esserci portati ah sì!
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