giovedì 18 novembre 2010

haiku d'oggi






ire selvagge
da lidi desertici
s'appropinquano



(haiku d'oggi, 18,05)


5 commenti:

verderame ha detto...

ed ogni giorno, sempre più s'arricchisce il tappeto ai piedi dell'albero e l'albero spoglio si specchia sulla sua estate ormai passata e conosce una ad una le foglie sue figlie che portava a braccia senza poter vedere.

Caty ha detto...

adoro quest'ultima parola , una delle tante che non riesco a pronunciare .Eppure anche le parole hanno il loro fascino.

papavero di campo ha detto...

marina stai dicendo della circolarità del ritmo che prende e rende, "conosce una ad una le foglie sue figlie che portava a braccia senza poter vedere"
grazie di quest'immagine incantevole e dell'incanto di cui hai reso il sapore nel tuo ultimo post con il ricordo di lio piccolo che dà emozione per il solo fatto che tu testimoni che esiste!

caty, una parola strana difficile ma che oggi si è fatta strada ed ha avvicinato me!

Se ha detto...

non so perchè (!) ma questo mi si addice.
un abbraccio nonbagnato e caldo.

papavero di campo ha detto...

l'abbraccio caldo vero antidoto,
grazie!

 
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