sabato 30 aprile 2011
Tributo ai Wyeth, padre e figlio
il primo dall'alto è di Wyeth senior, di Newell Convers, mi ha così colpito!
scena irreale di bellezza repentina coinvolgente da vero realismo magico, ed ho subito rammentato la nota frase di Newton che Freud riprese, "se sono riuscito a vedere più lontano degli altri è perché ero in piedi sulle spalle del gigante"
gli altri dipinti sono del figlio Andrew, magnifici sconvolgenti!
m'afferra in men che non si dica la traccia della bellezza sapiente ed emozionale, insita in Helga, consenziente e riottosa, carpita e rivelata nella sua immagine astratta e reale, lei la protagonista, colta coattivamente ossessivamente nella raffigurabilità del viso e delle posture nella quotidianità violata dallo sguardo d'amore intrusivo e devozionale. Sono le varianti amorose come ha detto lo stesso artista, coattivamente intento a celebrare i mutamenti di clima fisico ed emozionale di una donna che forse incarna un'idea di musa oppure è soltanto la dea di tutti i giorni incarnata nell'esistente ritmata vita che si sussegue momento per momento, stagione per stagione,
i miei papaveri, il segno del mio tributo papaverizzato interattivo quando non posso fare a meno di collegarmi acchiappando il filo emozionale
Bob Dylan - Dreamin' Of You
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2 commenti:
ti abbraccio, ogni tanto svegliata.
oh francesca hai visto che meraviglie!
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