venerdì 13 maggio 2011
Che emozione, ieri, Laura di fronte a Laura!
mi emoziona molto sempre l'incontro reale con Laura Battiferri la poetessa urbinate del millecinquecento,che andò in sposa a Bartolomeo Ammannati,
stavolta è stato il nostro terzo incontro,
ho un debole per Lei, le assomiglio, gli occhi grandi bovini, il naso il mento affilato e l'espressione altera svagata estasiata, non voglio dire apertamente dell'appartenermi tutto ciò ma in realtà sì è anche mio, se non altro in una fantasia riavvicinata interlocutoria,
la volta precedente, l'incontro era stato alla mostra del Bronzino, la vedo mi batte il cuore e gli occhi si lucidano, lo annoto anche in un haiku,
stavolta, poteva mancare la Signora Dama alla mostra del suo celebre marito? quando la vedo sono ancora ingaggiata emotivamente e penso distintamente imperiosamente che desidero una foto assieme, ma non si può fotografare (il solito divieto italiano) e farla di straforo cioè sfacciatamente è cosa che reaper non sopporta che faccia -ogni volta mi minaccia che se ne va via all'istante!- non m'arrendo, ho un filo d'intuizione diretto nello sguardo della custode della stanza, non mi resta che avvicinarla e dirglielo apertamente! della mia passione per Laura e le chiedo un'eccezione il classico strappo alla regola, lei comprende sorride simpatizza, dice "sì aspetti il momento in cui la sala si svuota" poi piazzate insieme davanti al dipinto mi dice "ma sa che vi assomigliate?" le sorrido grata eh sì lo so! forte dell'autorizzazione riesco a strappare a reaper reso complice non una ma tre foto, ah non si sa mai metti che vien male,
eccole le mie foto volute, e per me vibranti,
gentile dama
dal cuore religioso
persona cara
haiku mio per Laura Battiferri, 12 maggio 2011
la mostra dell'Ammannati al museo Bargello intercetta la scala di emozioni da repertorio classico, l'alto il bello, il solenne, l'intenso, il commosso,
lo spirito smuove pensieri e sentimenti di venerazione rispetto al potersi collegare con riconoscenza e ammirazione ad anime sì nobili e alte che hanno lasciato tracce di tale evoluzione nel loro transito terrestre,
il museo Bargello, lo amo in particolare, meno preso d'assalto dal turismo ufficiale che si riversa a frotte agli Uffizi, all'Accademia,
faccio qualche foto consentita nel cortile,
e poi un'altra piacevole nota di giornata, sono le due pomeridiane, c'è Napolitano a Firenze, in una due giorni culturale,
capita di essere lungo sul suo passaggio e mi ritrovo a fare una cosa per me inedita e davvero inusuale, mi fermo ad aspettare in mezzo ad altre persone -ma non tante ché non l'avrei tollerato, appostate vicino alle transenne e lui passa con la mano salutante fuori del finestrino,
sento la mia voce tacita proferire in direzione del presidente della Repubblica, ecco sei tu la nostra Italia quella degnamente rappresentata da un italiano degno,
e scatto una foto ad una mano simbolo di una grande fiduciosa rassicurante portata di sanità!
eccola!
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6 commenti:
beli gli specchi, e tu avanti alla vetrata della finestra, e quella mano.
un bacio per te
anche solo fotografate, le opere d'arte portano sempre emozioni....bella luce nelle tue foto.
Tu sei più bella :)) queste proibizioni mi storcono, specie quando non c'è motivo alcuno se non lo stucchevole gusto del proibire.
chissà in quali meandri del non-blog ti sei rifugiata...tornerai? ciao laura, ilde
tornata da essermi persa tra danze, quadri e foto...e non trovandoti ..ti penso assorta in qualche bel campo a rimembrare storie e a creare...
care amiche un piacere ritrovarvi dopo qualche giorno di lontananza blog..riporto qualche vibrazione di terra etrusca che vorrò condividere con voi!
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