giovedì 13 marzo 2014

"only lovers left alive" di Jarmusch

il tema dei vampiri -che risulta tanto attrattivo per gli appassionati della tipicità del genere con gli inevitabili rimandi d'obbligo a Bram Stocker, a Carmilla di Sheridan le Fanu, al Nosferatu di Herzog- non mi trova tra i suoi cultori, ma Jarmusch mi piace ed è suo uno dei miei films preferiti in assoluto, per questo ho visto il suo "only lovers left alive" del 2013. E poi mi piace Tilda Swinton e lei c'e più diafana e più iconica che mai.
Alcune considerazioni, di natura ambivalente, da una parte mi chiedo a che serva un film di questo tipo? accresce conoscenza? semina suggestione? è un altro tributo al tema, a chi gradisce al punto da farne un ennesimo cult? e dall'altra è inevitabile riconoscere che Jarmusch ci sa fare come cineasta e il suo film ha tutti gli attributi per divenire quel tipico esito di nicchia dark.
Ci sono tutti gli ingredienti per chi ne voglia fare un godimento formale, estetico, estetizzante. Le atmosfere fascinose dandy e vintage. i colori saturi delle riprese notturne nelle ambientazioni a Tangeri, a Detroit, città decaduta e deserta e museale quanto una scenografia di maniera. La bellezza languida perfettamente calzante di Tim Hiddleston in esatta analogia gemellare a quella di Tilda Swinton. Loro i due vampiri lovers, sono romanticoni persi, in connubio letterario e di cultura travasata e perpetuata nei secoli. Lei è tecnologica e lui è maliconico e depresso, ma ambedue in totale consapevolezza della decadenza di loro stessi vampiri, in aggiunta al disprezzo verso il genere umano, considerato e nominato zombie, ormai in autodistruzione stupida e inesorabile. La musica è protagonista in questo fim, quanto gli stessi attori. Adam il vampiro dandy è un raffinato musicista, polistrumentista ispiratore dei grandi nel Tempi, e cultore sopraffino sia della musica funebre che feticista di strumenti analogici, di quelle mitizzate attrezzature di registrazione anni '70, e di chitarre elettriche ed acustiche di collezionismo adorante. Insomma ci sono tanti di quei riferimenti alle passioni musicali e di letteratura ( svelando che Shakespeare abbia tratto ispirazione da Marlowe, poeta e letterato del suo stesso secolo, reincarnato nel personaggio vampiro interpretato da John Hurt) almeno per questi elementi Jarmusch ha confezionato un film d'autore che non può restare inosservato al cinefilo.
infine, ieri sera, dopo la visione del film, forse per sdrammatizzare non mi viene in mente un ritornello buffo di una canzone di Rascel? e mi metto a ridere canticchiandolo "dracula dracula dracula perché non ti mangi un bel pollo e lasci le donne campà"

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