" Il cucchiaio di legno " è stato per me, in tempi non molto recenti, una specie di breviario affettivo ed esplicativo di giusti consigli sugli alimenti macrobiotici e sulle connesse tecniche e procedure. Era in quegli anni molto conosciuto a fini divulgativi, lo trovavi infatti in tutti i negozi del giro vegetariano e macrobiotico. E' un libro a cui voglio bene.
Il grano saraceno è assimilato ai cereali pur non essendolo, infatti non contiene glutine, è ricchissimo di vitamine e sali minerali, ha un sapore dolciastro gradevole ed è superveloce da preparare. Mi piace molto e mi sta simpatico anche per un particolare di parentela letteraria essendo sempre citato nei racconti di Tolstoj, nella versione kasha cioè tostato era mangiato dai personaggi del popolo, quelli che avevano immancabilmente il tulip, il pellicciotto di montone per ripararsi dal gelo delle terre della grande madreRussia.
Questo della ricetta l'ho preparato nella versione canonica di base: a tostare da solo in casseruola, quando si spande un buon odore di noccioline si versa dell'acqua calda, si sala e si fa assorbire tutto il liquido poi si può arricchire di prezzemolo, di verdurine, di cipolle soffritte e tutto quello che si desideri. Io l'ho abbinato a carciofi, di piccole dimensioni, che ho fatto cuocere interi con trifolatura di aglio e menta piperita in olio e pochissima acqua calda (per riempire gli spazi visto che i carciofi cotti in tal maniera devono stare stretti, ho messo patate tagliate a metà) foglio di alluminio a sigillare e coperchio, la cottura quindi a vapore, a fiamma bassa e fino ad esaurimento dell'umido.
Inoltre ho accompagnato con un'omelette ripiena di lardo di colonnata.
2 commenti:
prego, l'omelette con lardo di colonnata, grazie.
:)
oh ninetta hai onorato l'esistenza di questo post!
sentitamente ringraziamo io & il post stesso!
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